ORTODONZIA DEL BAMBINO E DELL’ADULTO
Con il termine ortodonzia, che deriva dal greco: òrtos (=dritto, corretto) + odòntos (=dente), si intende la correzione mediante apparecchi fissi o mobili (funzionali e/o allineatori) delle maloccusioni quali ad esempio denti sporgenti, storti, affollati, con presenza di spazi, con morso profondo o coperto o crociato che rappresentano alcune delle tante situazioni che possono insorgere già in giovane età.
Le cause dei denti storti
Molte di queste possono avere cause definite genetiche, quindi possiamo ereditare le caratteristiche dei nostri denti e le nostre ossa dai genitori e dai nonni. Esempi tipici sono la crescita in eccesso o in difetto delle ossa mascellari, la mancanza numerica di qualche dente (agenesia), o la presenza di denti in eccesso (soprannumerari), o la presenza di uno spazio tra gli incisivi superiori (diastema).
Ma anche i nostri comportamenti in giovane età sono importanti. Alcune malocclusioni sono la conseguenza di abitudini viziate come il succhiamento di un dito o la respirazione con la bocca o la presenza di vegetazioni adenoidi o tonsille ipertrofiche o infine persistenza della deglutizione infantile con spinta linguale sulle pareti interne degli incisivi superiori. La perdita prematura di un dente da latte è spesso la causa di una futura malocclusione per cui in questi casi un intervento precoce è auspicabile nonché risolutivo.
Perché è meglio avere i denti dritti
Avere i denti dritti non è solo questione di estetica. Molti problemi funzionali sono risolvibili e prevenibili grazie all’ortodonzia, possiamo ad esempio migliorare la respirazione, la masticazione (evitando una precoce usura dentale) fino ad avere in alcuni casi influenze sull’intera postura. Non va poi dimenticato che un bel sorriso è sicuramente un elemento determinante per acquisire più autostima e migliorare i rapporti interpersonali.
L’ortodonzia tradizionale prevede:
– apparecchi rimovibili di tipo funzionale;
– apparecchi fissi che utilizzano fondamentalmente due componenti:
i brackets, che sono attacchi in metallo o ceramica a resina che vengono incollati sui denti;
gli archi metallici in acciaio o nichel titanio che collegano tra loro i diversi attacchi e permettono lo spostamento dei singoli denti grazie alla loro elasticità.